Violenza contro le donne

violenza contro le donne
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VIOLENZA CONTRO LE DONNE. Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne –25 NovembreQuesta giornata ha come simbolo Le Scarpette Rosse, pensate dall’artista messicana Elina Chauvet nel 2009 come istallazione, per denunciare gli abusi sulle donne e il femminicidio. Il rosso come scelta del colore è il simbolo dell’amore, della passione che si trasforma in male e violenza.

Un altro simbolo pensato nel 2014 dall’artista Karim Cherif era la panchina rossa con dipinti due grandi occhi di donna, che simboleggiano lo specchio dell’anima di un corpo che non occupa più uno spazio, appunto, in una panchina.

Qual è il significato psicologico che sta alla base di questa giornata?

L’umiliazione. Il cui significato etimologico deriva da Humus, la terra. Il significato psicologico è sentirsi abbassati fino a terra. E’ l’emozione che si prova quando si sente che il proprio status sociale viene considerevolmente ridotto rispetto a quello di altri. Ci si sente avviliti, mortificati, si prova pentimento addirittura vergogna.

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L’umiliazione ti fa sentire sbagliato, costringe a vivere nella paura e rende deboli, ti porta ad una condizione psicologica di dipendenza tale da renderti incapace di pensare con la tua testa e di ascoltare il tuo sentire perché il te stessa è orientato a compiacere chi ti sta umiliando. Genera dipendenza, mai autonomia e crescita.

Il meccanismo ciclico funziona così:

Se “funzioni bene, ti accetto, ti premio e ti stimo” se “funzioni male, ti umilio e ti punisco”.

L’umiliazione a volte promuove il riscatto, ma quasi sempre genera vendetta e dolore inutile.

Cosa fare?

Non permettere a nessuno di farti sentire sbagliata, nemmeno ai tuoi genitori, nemmeno ai tuoi insegnanti. Ricorda: “Può educare solo chi sa cosa significa amare” – Pier Paolo Pasolini

Quando fai uno sbaglio, e ti accorgi di aver sbagliato impara dall’errore questo ti permetterà di crescere, di essere un po’ più forte e quindi di non sentirti sbagliata.

Tieni presente che le parole sono importanti. Chi entra in relazione con te deve imparare ad aver cura della comunicazione.

Se ti trovi nella condizione di essere Umiliata reagisci con delicatezza. Trova la forza per difenderti e cambiare la situazione in modo da non farti più umiliare.

Prova a parlare in modo chiaro e a guardare negli occhi il tuo interlocutore, mentre continui a prestare ascolto

Se sei in difficoltà rivolgiti ad uno specialista, psicologo/psicoterapeuta, che può aiutarti e rinforzarti. La Ferita da Umiliazione sta guarendo quando ci si concede il tempo di verificare le proprie necessità, prima di dire di sì agli altri.

Ci si fa carico di molte meno cose, sentendosi più leggeri.

Le risposte dei lettori

Buongiorno Dottore, 

ero indecisa se commentare il Tuo articolo sulla violenza contro le donne, non certo perché non meritasse di essere menzionato, sia per il tema trattato, che per la delicatezza con la quale Tu hai saputo affrontare un problema così immenso, che non dovrebbe neppure essere contemplato in natura, ma per una forma di pudore e rispetto per quelle creature che lo hanno vissuto o lo stanno vivendo.

Poi, mi sono detta, non tanto per empatia o solidarietà, ma perché è doveroso rivolgere un pensiero a quelle donne.

Le abbraccio tutte, come può fare una mamma, una sorella, una figlia, una amica e piangendo con loro, per loro, auguro a queste mie figlie, sorelle, madri, amiche, che possano trovare il coraggio e la forza per far sapere al mondo che valgono, sono uniche e meritano il meglio.

Cordiali saluti.

In poche parole dottore ha spiegato tutto ciò che c’è dietro a questa sofferenza.  Per quanto riguarda il sentirsi screditare ci sono passata anch’io e si sta bene solo quando ci si libera.

Bravo dottore !

Cordiali saluti.

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