Piccole e grandi manie

Paura e Manie
Paure e Manie

Piccole e grandi manie. Ultimamente ti ho parlato di che cosa sono i pensieri ossessivi compulsivi, del disturbo ossessivo compulsivo o DOC e di alcune tecniche per affrontare tali pensieri. Ma cosa sono le manie e quali manie quotidiane ci viviamo senza riconoscerle come tali?

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Oggi invece ti voglio parlare delle piccole e grandi ossessioni o delle manie quotidiane che caratterizzano alcune persone, e forse qualcuna di queste manie caratterizza anche te. Non ti preoccupare perchè le piccole nevrosi quotidiane caratterizzano ogni essere umano.

Mangiarsi le unghie: mangiarsi le unghie è sintomo di una rabbia repressa, di una collera che non si riesce ad esprimere. Se noti anche l’espressione e le microespressioni di una persona che si sta mangiando le unghie, potrai notare le tipiche caratteristiche della rabbia.

Toccarsi i capelli e attorcigliarli: chi si tocca i capelli e sovente li attorciglia attorno alle dita vuole esprimere la propria forza personale. In questo modo la persona inconsciamente cerca d’avere potere sull’altro, attraverso una forma di seduzione. I capelli, soprattutto per le donne ma non solo, sono uno strumento di seduzione, producono e rilasciano ferormoni.

Ricercare sempre il massimo ordine: le persone iperordinate cercano d’avere il controllo sul mondo esterno perché hanno paura d’essere in pericolo se la situazione non è sotto controllo. Non essendo sicuri di se stessi e non avendo una grande autostima, hanno appreso che solo in un mondo ordinato sono al sicuro.

Lavarsi continuamente le mani: questo è uno dei sintomi che si riscontrano nel disturbo DOC. In questo caso le persone arrivano a lavarsi anche dieci volte consecutivamente le mani senza trovare alcun sollievo. Chi non lo fa in modo compulsivo e ossessivo ma solo in modo maniacale, vuole esprimere un allontanamento, un volersi distaccare da quello che ha vissuto durante la giornata o in un preciso momento. Lavandosi le mani, la persona cerca inconsciamente di liberarsi di un peso che lo opprime.

Mangiare cioccolata o ricercare gusti dolci: chi ha bisogno di sentire gusti dolci mangiando cioccolato o caramelle, rivela il desiderio di essere amato. La persona nel profondo ha la sensazione di non essere degna di essere amata, il gusto dolce della cioccolata o gli zuccheri stimolano la produzione di dopamina favorendo in questo modo la dipendenza dagli zuccheri.

Mangiare salato o ricercare i gusti salati: le persone invece che ricercano i gusti salati o che aggiungono sale in abbondanza ai cibi, desiderano aumentare il proprio lato maschile. I gusti salati esaltano a livello inconsapevole la forza la fermezza e l’autorità.

Essere sempre in ritardo: una persona costantemente in ritardo cerca di sminuire l’altro facendola aspettare. Inconsapevolmente, ma nemmeno troppo, il ritardatario cronico cerca il controllo sull’altra persona, perché non si sente sicuro e non meritevole d’essere amato; solo se l’altro lo aspetterà, avrà la sicurezza di essere una persona meritevole dell’amore che non ha ricevuto nelle relazioni primarie. In questo modo i ritardatari seriali cercano inconsciamente di affermarsi e di acquisire importanza rispetto all’altro.

Perdere gli oggetti: gli individui che perdono sempre qualcosa, dalle chiavi di casa, al portafoglio agli occhiali da sole, cercano di deresponsabilizzarsi perché la responsabilità li rende ansiosi. In questo modo la persona cerca di delegare agli altri la responsabilità di ritrovare gli oggetti e di non essere in grado di prendersi cura delle proprie cose.????? (in quanto non è in grado di prendersi cura delle proprie cose)

Toccare le persone quando si parla: le persone che ricercano il contatto fisico in generale, ma soprattutto quando parlano, hanno bisogno di sentirsi vicino all’altro. La vicinanza fisica serve per non provare l’ansia di separazione vissuta nelle prime relazioni. Non riuscendo a provare una profonda ed acquisita sicurezza interiore, sono costretti a ricercarla con il contatto fisico. Fondamentalmente non sono mai sicuri di piacere ed hanno paura di rimanere da soli o di essere allontanati.

Toccare le persone con cui si parla
Le persone che toccano il loro interlocutore durante la conversazione, esprimono l’esigenza di sentirsi più vicino a lui o a lei, perché hanno la sensazione che la relazione sia troppo impersonale.

Giocare con gli oggetti
Questa mania di giocherellare con gli oggetti, implica spesso la frustrazione di non essere capito o il desiderio che le proprie idee vengano accettate. Ma può’ significare anche una noia profonda.