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Lo psicologo ed i suoi pazienti. Quali preferisce?

Psicologia, Trappole mentali / Di Dott. Ceschi Giancarlo
psicologo

Psicologo. Giovedì 18/09/14, dopo la pausa estiva, con il collega psicologo Giordano Bertolazzi abbiamo ripreso la trasmissione radio, Scirocco…aria di psicologia, trasmissione di psicologia a cadenza quindicinale che il giovedì va in onda in diretta dalle ore 12.00 alle ore 13.30 sulle frequenze di Radiocooperativa.

L’argomento di giovedì è stato “il rischio”. Perché l’essere umano è portato ad uscire da una “zona di sicurezza” e cercare nuovi stimoli mettendo a rischio le sicurezze acquisite?

Come sempre abbiamo cercato il dialogo con i radioascoltatori e con nostro grande piacere le persone a casa hanno risposto in modo copioso.

Ad un certo punto un radioascoltatore ci ha posto una domanda molto interessante alla quale noi abbiamo cercato di dare una risposta. Per chi volesse risentire la puntata può andare nel sito della radio e ascoltare la registrazione.

Podcast Scirocco….aria di psicologia

Riassumendo, la domanda che ci aveva posto l’ascoltare riguardava l’utenza che si rivolge agli psicologi. L’ascoltatore voleva sapere se nel nostro lavoro di clinici ci troviamo più a nostro agio con pazienti che hanno una elevata cultura, laureati e studiosi oppure se non c’è differenza tra pazienti acculturati e pazienti con una bassa cultura.

Molto spesso nel mio lavoro di psicoterapeuta noto che molti pazienti si sentono stupidi, sciocchi o anche poco intelligenti perché si vivono una vita fatta di dubbi, ansie ed incapacità di superare le sfide che la vita li costringe ad affrontare. Di fronte a queste affermazioni rispondo in un solo modo: beata ignoranza. Di solito i pazienti sgranano gli occhi perché non afferrano subito il significato di tale asserzione.

Li tranquillizzo dicendo loro che solo gli ignoranti, persone che non sanno o che ignorano la realtà delle cose e dell’animo umano, non soffrono; invece tutte le persone che si rivolgono ad uno psicologo per richiedere un aiuto hanno un alto livello di intelligenza ed è proprio grazie o a causa di questa intelligenza, che in molti casi chiedono consulenza a noi professionisti dell’animo umano.

Come ho detto giovedì al radioascoltatore noi non ci troviamo meglio o peggio se una persona ha un alto grado di scolarizzazione. Non credo che chi ha due lauree sia più intelligente di una persona che ha solo la terza media. L’intelligenza scolastica in alcuni casi è solo una intelligenza nozionistica, che ha poco a che fare con l’intelligenza adattiva, l’unica intelligenza utile per affrontare la quotidianità, le relazioni e le difficoltà della vita.

Quando parliamo d’intelligenza, il senso comune porta le persone a pensare alle prestazioni scolastiche oppure al quoziente intellettivo (QI). Se una persona ha un QI elevato, allora sarà una persona intelligente perché lo ha dimostrato con un test. I test non sono altro che una mera somma di capacità nozionistiche e di abilità cognitive deduttive e ci permettono di analizzare solo una piccola parte dell’essere umano. Non c’è nulla di più sbagliato che somministrare un test e pensare di conoscere la persona dai risultati interpretati. Sarebbe come andare a mangiare del sushi in un ristorante a Padova e credere di conoscere la cultura giapponese.

L’intelligenza utile all’uomo non è misurabile con un semplice test o con i titoli che ha appeso su un muro. La vera intelligenza è il sapersi adattare ai continui cambiamenti tra il mondo interno ed esterno, partendo da una buona conoscenza di se stessi e da una lettura oggettiva della realtà. Questo tipo di intelligenza non ci viene insegnata e non la apprendiamo solo in un’aula di un liceo o di un’università ma attraverso le mille esperienze della vita quotidiana.

Qualcuno potrebbe non essere d’accordo con quanto letto fin’ora. Vi faccio solo tre nomi molto noti perché, oltre ad essere tra le persone più ricche al mondo, hanno tutti in comune una cosa: non hanno una laurea. Bill Gates (fondatore e proprietario della Microsoft), Mark Zuckerberg (ideatore e proprietario del social network più famoso al mondo, Facebook) e Steve Jobs (fondatore e proprietario della Apple deceduto il 5 Ottobre 2011). Questi sono i più famosi ma ce ne sono molti altri come Henry Ford, Walt Disney, Coco Chanel e Frank Lloyd Wright, solo per fare alcuni nomi. I primi tre sono famosissimi, forse non tutti conoscono il grande architetto Frank Lloyd Wright, che ha rivoluzionato il modo di interpretare gli spazi abitativi in America e non solo; tra le sue opere più famose c’è il Gughenaim di New York.

Per chi avesse ancora dei dubbi consiglio di leggersi un articolo che ho scritto tempo fa.

Bisogno d’approvazione e scolarizzazione

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