Dermatite atopica: un caso clinico risolto con successo

dermatite atopica
dermatite atopica

Ti è mai capitato di provare un forte prurito persistente in una parte del corpo?

La causa potrebbe essere stata una semplice infiammazione cutanea a livello epidermico, ma potrebbe anche essere stato causato un problema psicosomatico.

Molto spesso le cause delle malattie cutanee sono di origine psicosomatico.

Ti sorprende?

Per spiegarlo bisogna andare alle origini.

Appena nati il mondo viene recepito attraverso il contatto fisico. Il neonato prova le prime sensazioni attraverso il contatto con la madre. È pratica consolidata che appena nato il neonato venga lasciato alla madre per qualche tempo, lasciandolo a contatto pelle con pelle, dopo lo stress del parto. Decine di studi hanno dimostrato che il neonato in questo modo si rilassa e reagisce in modo nettamente migliore al momento della nascita.

Ecco il primo imprinting che il neonato associa alla vita. Impara a sentire il mondo e attraverso il contatto fisico. La pelle, in questo caso, è l’organo con la quale sperimenta la vita.

Il derma è l’organo che ci separa dall’esterno e ci delimita, ma al contempo ci fa sentire soli e ci mette di fronte ai nostri limiti.

Una esperienza clinica: qualche mese fa un paziente (che chiamerò con uno pseudonimo Elia) si rivolse a me per un problema di dermatite atopica. Non riusciva a curare la dermatite in modo duraturo e definitivo con nessuna cura o crema e nessun dermatologo era riuscito a trovare una cura adeguata. Quando gli chiesi quando il problema era iniziato, visto che non era nato con questo problema, mi disse: tutto è iniziato in quarta superiore, quando andai in gita con la scuola, a Praga.

Non mi servì chiedergli se era la prima volta che stava lontano da casa per qualche giorno. Il paziente mi raccontò che la reazione cutanea fu così forte che, una volta rientrato in Italia, venne ricoverato per una settimana all’ospedale, nel reparto di dermatologia.

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Per Elia la causa fu il cibo, l’aria ed altri fattori ambientali. Il paziente non riconduceva la dermatite atopica alla separazione del nido familiare e alla separazione dalla madre. Solo successivamente emerse il rapporto che aveva con la figura materna, quando mi disse che viveva ancora con la madre e che non riusciva ad avere una relazione soddisfacente con le ragazze della sua età. Elia ha quarant’anni e vive ancora in casa con la madre ed il padre, anche se economicamente è indipendente.

Dopo qualche seduta di psicoterapia ed ipnosi Elia realizzò che il rapporto con la figura materna era la causa del suo problema cutaneo.

In questo caso, come avviene molto spesso, il paziente lavorò con la parte dell’Io bambino che non si sentiva sicuro ed emerse un aspetto molto importante per il paziente. Durante una seduta di ipnositerapia il paziente realizzò che non si permetteva di staccarsi dal nido familiare perché la madre lo aveva investito del ruolo paterno, essendo lui il primogenito ed avendo un padre assolutamente assente. La madre aveva proiettato su di lui le aspettative ed il ruolo di capo famiglia.

Quando dovette andare in gita con la classe si era sentito in colpa ed aveva tradito la madre perché la stava abbandonando.

Alla luce di quanto era emerso posso ipotizzare che la reazione cutanea del paziente era una forma di comunicazione somatica. Il prurito aveva molteplici significati. In primis il dolore dato dal prurito, era la punizione dovuto al senso di colpa. Inoltre c’era il bisogno di farsi curare. La dermatite era localizzata soprattutto sulla schiena, in punti che non poteva raggiungere da solo. Aveva bisogno dell’aiuto della madre per farsi spalmare la pomata. In questo modo poteva ristabilire il rapporto attraverso le cure, che gli venivano date con la crema. Lo stesso massaggio era una forma primordiale di contatto con la madre.

Questo è solo uno dei tantissimi episodi che dimostrano come le relazioni possono influenzare lo stato psicofisico.

Un altro fattore che influenza in modo significativo lo stato della cute è lo stress. Lo stress è uno stato psicofisico in cui la persona si sente per qualche motivo costretto da fattori esterni a subire una situazione. Sappiamo che quando una persona è sotto stress ha dei livelli elevati di cortisolo nel sangue. Molto probabilmente un corpo ed una mente sotto stress producono sostanze che rendono la pelle e le fibre nervose dell’intero sistema nervoso più sensibili causando irritazioni cutanee.

Anche il mio paziente era in uno stato di stress, perché si sentiva costretto (non poteva a 17 anni, non andare in gita con i compagni) a fare una cosa che tutti facevano e che la stessa famiglia avvallava. Ma una parte più profonda – l’inconscio – non voleva e non era disposto a lasciare le sicurezze familiari.

In questi casi curare i sintomi non porta ad alcun guarigione duratura. Il mio paziente aveva solamente dei momentanei miglioramenti se utilizzava delle pomate a base di cortisone.

Solamente dopo il percorso di ipnositerapia il disturbo è scomparso definitivamente.