Il malato immaginario…quando il controllo porta all’ipocondria

Ipocondria

Ipocondria. Conosco molte persone che soffrono di ipocondria ma non lo sanno. Molte volte si pensa che la persona ipocondriaca sia solo ansiosa o troppo preoccupata per dei semplici sintomi. Conosci persone che soffrono dei seguenti sintomi?

  • costante paura di essere affetto da qualche malattia;

  • avere spesso dolori o fastidi a livello fisico che lo preoccupano;

  • è costantemente preoccupato per la propria salute;

  • si informa costantemente su internet, giornali e consulta medici su ipotetiche malattie;

  • nessuna visita specialistica a cui si sottopone conferma la presenza di malattie;

  • nessun medico riesce a rassicurarlo che sta bene;

  • sente costantemente sintomi di malattie di cui ha sentito parlare.

Queste persone sono ipocondriache. L’ipocondriaco è una persona giovane, tra i 30 ed i 40 anni, che si sente fragile, insicura e costantemente in pericolo a causa di qualche malessere o sintomo che nella maggioranza delle persone passerebbe inosservato.

Perché si ha paura delle malattie

A causa di esperienze traumatiche. Se una persona ha vissuto traumi o malattie gravi, non è così difficile che ad ogni piccolo sintomo si preoccupi eccessivamente. Anche se la persona ha assistito un familiare gravemente malato può sviluppare l’ipocondria.

A causa di un’educazione sbagliata. Se si hanno genitori iperprotettivi o troppo controllanti, il bambino diventerà un adulto insicuro. Uno stato di insicurezza generalizzata può portare all’ipocondria.

A causa dell’ipercontrollo. Un eccesivo controllo sia del mondo esterno sia di quello interiore porta all’ipocondria. L’eccessivo controllo è sempre figlio di uno stato generalizzato di insicurezza.

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Come liberarsi dall’ipocondria

L’ipocondriaco è una persona ansiosa, quindi, una persona che ha paura.

L’ipocondriaco è una persona che cerca di sentirsi sicuro attraverso l’eccessivo controllo; ha appreso che controllando il suo mondo si sente più sicuro. Purtroppo questa sicurezza è effimera perché non si può controllare tutto. Quando la persona si accorge di questo limite, entra in uno stato di forte paura e, quindi, di ansia.

Non sapendo come affrontare la situazione si affida all’unica competenza che ha appreso nell’arco della sua vita, il controllo, non riconoscendo che è proprio il controllo eccessivo a farlo sentire in pericolo. In questi casi bisogna lavorare sull’autostima della persona perché solo aumentando la propria autostima la persona si sentirà più sicura di sè. Bisogna che la persona si senta più sicura e meno controllante per abbandonare l’eccessiva attenzione ai sintomi che prova. Solo allora si fiderà dei controlli e delle visite a cui si sottopone. Il percorso a volte non è né breve né semplice, perché tale atteggiamento è molto radicato, ma di sicuro si può guarire dall’ipocondria.