Perché mentiamo?

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PERCHE’ MENTIAMO? Se leggi il post imparerai che “Il trota” ha usato una specificazione per mascherare la paura con il sorriso, ma i sopraccigli lo hanno tradito.

Perché le persone vogliono nascondere le proprie emozioni?

Chi cerca di manipolare le proprie emozione non lo fa solo per mentire, come vedremo più avanti.

Potrebbe farlo per modularla o per specificarla. La vera bugia emotiva o falsificazione, avviene quando c’è l’intenzionalità di nascondere qualcosa. La persona cerca di riproporre un’emozione ricordandola, in questo modo entra in conflitto tra quello che dice (parte sinistra dell’emisfero cerebrale) e l’emozione associata (parte destra dell’emisfero cerebrale).

Le persone controllano le proprie emozioni, perché seguono delle regole di esibizioni. Praticamente abbiamo appreso come comportarci in una data situazione sociale o culturale. Oltre alle regole di esibizioni, le persone cercano di modificare o di celare l’emozione provata per motivi di ordine professionale ed infine per una esigenza momentanea.

L’esigenza momentanea porta spesso a dire le bugie. Questo avviene perché abbiamo poco tempo per sincronizzare i lunghi tempi della razionalità con l’immediatezza emotiva.
Per questo motivo, molte persone preferiscono tacere quando gli poniamo una domanda diretta, per non cadere in contraddizione.

Cosa sono le regole di esibizione?

Impariamo fin da piccoli a regolare e a manifestare le nostre emozioni, impariamo delle regole di esibizione, in altre parole sappiamo già cosa e come comportarci in un dato contesto. Abbiamo degli schemi mentali anche a livello emotivo precostituiti.

I maschi imparano ben presto che il pianto e la paura sono emozioni che non si devono mostre in pubblico. Le femmine invece imparano a non mostrare la rabbia quando si trovano in certe situazioni sociali. Praticamente ci viene insegnato come vivere certe emozioni e anche come non farle trasparire in certi momenti o in alcune situazioni.

Le regole sociali e culturali sono così forti e automatiche che non ci accorgiamo nemmeno che le stiamo usando. Un esempio per capire meglio quanto le regole sociali e culturali fanno parte del nostro DNA, lo possiamo vedere durante un concorso di bellezza.

Alla vincitrice è permesso ed è lecito piangere, invece tutte le altre concorrenti devono sorridere e festeggiare, anche se la logica imporrebbe l’esatto contrario. Se ci pensiamo bene, è un bel paradosso che chi vince pianga e chi perde festeggi il vincitore. Onore al vincitore, ma la vera emozione di chi perde è la tristezza.

Un altro motivo per cui le persone mentono è per motivi professionali. Sicuramente gli attori lo devono fare per lavoro ma non sono gli unici, anche gli avvocati, i politici e i venditori sono solo alcune categorie professionali che usano la manipolazione facciale per scopi professionali.

Lo sapevi vero?

L’ultima ragione per cui una persona cerca di falsificare le emozioni è per un motivo esclusivamente personale dettato dal momento. Un esempio può essere un marito o una moglie infedele che si proclamano innocenti. Il bambino che viene scoperto a fare una marachella e nega l’evidenza cercando di celare l’emozione di sorpresa.

Quali tecniche usano le persone per controllare la mimica facciale?

Le persone per controllare la mimica facciale possono usare diverse tecniche:

  • Rettifica-specificazione

  • Modulazione

  • Falsificazione

Come vi ho già anticipato quella che ci interessa maggiormente è la falsificazione, che in fin dei conti è la vera bugia emotiva.

Nella rettifica-specificazione la persona aggiunge una espressione o un commento all’espressione appena fatta. La specificazione più comune che viene usata è il sorriso, di solito lo usiamo dopo un’emozione negativa o che non ci piace. Il sorriso viene usato per far capire che non abbiamo perso il controllo, dopo uno stato di rabbia. Lo usiamo dopo una emozione di tristezza per far capire che riusciremo a farci fronte. Più avanti vedremo come il sorriso interviene anche nella falsificazione.

La modulazione invece la usiamo quando vogliamo regolare l’intensità dell’emozione provata. La modulazione può essere usata per variare la mimica facciale, possiamo variare la durata della mimica oppure possiamo cambiare l’espressione in una determinata area facciale. Nella modulazione possiamo eliminare l’espressione da una delle tre parti del volto, ad esempio dalla bocca o dagli occhi. Possiamo abbreviarla, quindi intervenire sul tempo di espressione. Ed infine aumentane l’intensità aumentando la contrazione muscolare.

La falsificazione invece è la vera frode emotiva o bugia emotiva. Le persone possono falsificare una emozione in tre modi diversi; simulandola, neutralizzandola ed infine mascherandola.

Nella simulazione si fa finta di provare una emozione invece non si prova nulla. Per simulare un’emozione bisogna ricorrere e riprendere l’emozione che vogliamo esprimere. Capirete che questa tecnica è anche la più facile da smascherare, perché bisogna riprendere una emozione che non stiamo provando e riproporla.

Nella neutralizzazione avviene l’esatto contrario della simulazione, perché si cerca di non far emergere l’emozione che stiamo provando. Neutralizzare una emozione non è facile e di solito l’espressione risulta legnosa o congelata. Per questo motivo si è più portati a mascherare l’emozione più che neutralizzarla.

Nello mascheramento si simula una emozione che non stiamo provando e lo facciamo per non far vedere agli altri cosa proviamo veramente.

Ricordatevi che il sorriso è la mimica che meglio nasconde o maschera la vera emozione provata, ricordate “il trota”?
Lo usiamo perché i movimenti muscolari del sorriso sono antagonisti ai movimenti che interessano le emozioni negative come la rabbia, disgusto, tristezza e paura.

Bisogna anche stare attenti anche alle incoerenze o incongruenze dei movimenti del capo e delle spalle. E’ facile scoprire chi mente quando dice una cosa affermativa e con la testa dice no oppure fare il contrario. Vi ricordate Fiorito?

Oppure quando c’è il movimento asimmetrico di una sola spalla, sinistra per i destrimani e destra per i mancini.