Sei domande per conoscersi meglio

Quanto ti conosci?

Sei domande per conoscersi meglio.

Ho visto la pubblicità in tv della nuova serie di “In Treatment”, serie tv che racconta le vicissitudini di un analista interpretato da Castellito, il quale in una battuta dice: “la terapia dovrebbe portare la persona ad accettarsi”. Gli autori, sicuramente supervisionati da qualche collega, hanno centrato il senso della psicoterapia. Fare un percorso di psicoterapia serve per conoscersi meglio, capire come ci muoviamo, come ragioniamo e come reagiamo alle diverse situazioni. E molto altro, aggiungerei.

Ma come possiamo conoscerci meglio anche senza andare da uno psicoterapeuta?

La risposta è molto semplice: attraverso delle domande alle quali possiamo rispondere anche da soli.

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In questo articolo ti proporrò una serie di domande, alle quali potrai rispondere in tutta sincerità, che ti serviranno per conoscerti meglio.

  • Cosa fai per vivere? Questa domanda che potrebbe sembrare tendenziosa, nasconde una grande verità. Sei contento della tua vita lavorativa che, in molti casi, copre più di un terzo della tua giornata? Quando eri piccino ti immaginavi di fare un lavoro, dal pompiere al poliziotto o lo stesso lavoro di papà. Poi, crescendo hai iniziato ad avere delle idee più chiare. Oggi puoi dirti soddisfatto del tuo percorso o ti sei trovato dove sei per caso oppure perché era la cosa più semplice entrare nella ditta di famiglia a scapito però dei tuoi sogni?

  • Se dovessi morire tra un’ora, saresti felice di quello che hai fatto fino ad oggi? Scusami se ti sembro morboso o troppo duro ma dovresti farti spesso questa domanda. Purtroppo pensiamo sempre che la fine non debba mai arrivare, per questo motivo continuiamo a procrastinare o ci teniamo paure che ci continuano a bloccare. Tanto c’è un domani. Mi spiace dirtelo ma “al domani non v’è certezza”. Molte persone, che per vari motivi hanno visto la fine della propria vita, una volta scampato il pericolo hanno completamente cambiato le cose che non andavano della “vecchia” vita. Se sapessi con precisione la tua data di scadenza, continueresti a fare certe cose o a rimandarne altre?

  • Cosa pensano le persone di te? Sì, lo so che mi stai dicendo: “ma che ne so io?”. Invece sai bene cosa ti dicono spesso le altre persone. È molto importante tenere in considerazione quello che gli altri ci dicono di noi, soprattutto se sono delle critiche. Personalmente so di essere “abbastanza” rigido, sia fisicamente sia mentalmente. Di sicuro assomiglio ad un orso, visto che in molti me lo dicono. Sono orgoglioso e non sopporto le critiche e per questo mi dicono che sono ….. Se mi devo migliorare, non posso migliorare le cose che funzionano bene ma dovrò cambiare solo i “difetti”. Impara a riconoscere quello che ti dicono soprattutto quando non vai bene, accettalo e migliorati.

  • Perché sei un essere speciale? Non è la frase della canzone “La Cura” di Battiato, ma è la verità. Non sei solo difetti o modalità comportamentali disfunzionali. Sei una persona con infinite qualità, perché sei unica e le cose uniche sono speciali. Non hai solo delle impronte digitali uniche ma TU sei unico. Lo sai ma molto spesso forse te lo dimentichi oppure pensi solo questo e non vedi i difetti. Il giusto mix tra quello che hai letto nel punto precedente e questo punto ti potrà far conoscere per quello che realmente sei.

  • Se trovassi la famosa lampada di Aladino, quali sarebbero i tuoi tre desideri? Non sottovalutare questa domanda. Perché i nostri più profondi desideri, se sono irraggiungibili si trasformerebbero in frustrazioni. Invece se sono raggiungibili, ma per paura, per pigrizia oppure a causa di qualche blocco non li realizziamo, continuerebbero a minare la tua fiducia.

  • A chi devi essere grato? Se hai notato ho usato il verbo “dovere”; di solito non lo faccio. Ebbene sì! In alcuni casi il dovere è d’obbligo. Pensa bene a questa domanda e, se la risposta è immediata, sei una persona che sa voler bene, empatica ed altruista. Se, invece, la risposta tarda ad arrivare, sei molto arrabbiato e duro con il mondo ma soprattutto con le persone. Ti posso assicurare con nel secondo caso non si vive bene.

Bene, siamo arrivati alla conclusione e, se hai risposto a tutte queste domande, ora potrai avere una visione più completa di che persona sei, ma soprattutto se hai risposto bene hai capito anche su cosa dovrai iniziare a lavorare.