Microespressioni: la rabbia

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La rabbia assieme alla paura è un’emozione primaria; entrambe le possiamo riscontrare anche in molte specie animali. La rabbia può essere provocata dalla frustrazione, da una minaccia fisica o psicologica. La rabbia può essere suscitata anche se una persona offende o calpesta i nostri principi etici-morali. La proviamo anche se le nostre aspettative non vengono soddisfatte, se una persona ci delude o non si dimostra all’altezza della situazione.

Le reazioni fisiche sono: aumento della pressione sanguigna con conseguente dilatazione venosa e arteriosa. Il respiro si fa più veloce, i muscoli si tendono e la postura assume la posizione d’attacco, sbilanciandosi in avanti.

Alcune persone non esprimono la verso i propri simili o verso l’oggetto che le vittimizza, e la rivolgono verso se stessi. In questo caso, gli effetti della rabbia si focalizzano sugli organi bersaglio. L’organo bersaglio per eccellenza è lo stomaco o l’apparato digerente, senza dimenticare che l’organo più esteso del nostro corpo, è la pelle.

La rabbia ha anche una funzione di riequilibrio.

Dopo una crisi di rabbia quando l’emozione si affievolisce ci si sente più rilassati e sollevati. Il piacere della rabbia lo possiamo ritrovare in alcune litigate tra coniugi che litigano per poi riappacificarsi e ritrovare l’intesa di coppia con uno stato emotivo più intimo.

 

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Espressioni facciali

Per dire che una persona è arrabbiata bisogna che tutte le parti del viso esprimano rabbia, altrimenti non possiamo parlare di sola rabbia, ma sarà una emozione mista.

Il volto di una persona arrabbiata ha le sopracciglia abbassate e ravvicinate.

Le palpebre sono tese e gli occhi fissano duramente, le labbra sono chiuse oppure scoprono i denti.

Come ho detto i sopraccigli devono essere ravvicinati e abbassati. La differenza fondamentale tra la rabbia e la paura è che nella rabbia, gli angoli interni del sopracciglio sono abbassati, invece nella paura sono sollevati.

In questo modo si formano delle rughe verticali tra le sopracciglia, invece nella paura si formano delle rughe orizzontali sulla fronte. Contraendo i sopraccigli le palpebre si irrigidiscono e lo sguardo si fa fisso e minaccioso.

L’occhio potrà essere più aperto o più chiuso, questo è un fattore soggettivo. L’espressione della bocca potrà essere aperta o chiusa. Quando esprimiamo l’emozione la bocca sarà aperta, quando non vogliamo o non possiamo esprimerla serriamo le labbra, con gli angoli dritti o abbassati.

Un buon sistema per allenarsi è guardare la TV con l’audio spento.

RIEPILOGO:

  • Sopracciglia abbassate e ravvicinate

  • Sulla fronte tra le sopracciglia si forma una o più rughe verticali

  • Le palpebre sono tese, più o meno aperte

  • Lo sguardo è fisso e gli occhi possono essere sporgenti

  • La bocca potrà essere chiusa, con gli angoli abbassati o dritti oppure aperta se l’emozione viene espressa.