Psicopatologia e trappole mentali

Psicopatologia e trappole mentali

“Comportati sempre in modo d’aumentare le possibilità di scelta”

Heinz von Foerster

Il nostro cervello ha appreso nel corso dell’evoluzione molte tecniche per risolvere dei problemi, dai più difficili ai più facili. Tuttavia in molti casi si complica la vita quando continua ad usare la stessa tecnica all’infinito, solo perché era andata bene in un certo momento.

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Un esempio può venire dall’uso del controllo che abitualmente utilizziamo nei nostri confronti e per manipolare il mondo esterno.

Voler avere il controllo delle proprie reazioni ci facilita la vita, perché ci aiuta a conoscerci e a riconoscere le reazioni degli altri. Se il controllo viene portato all’eccesso, si ha la reazione contraria vivendosi la sensazione di perdita di controllo. In questo modo da un’attitudine che ci permette di viver meglio e di adattarci all’ambiente è facile crearsi un disturbo fobico-ossessivo. Portando la persona a cambiare stile di vita. Un classico esempio sono le persone che si rivolgono allo psicologo, perché dopo un attacco d’ansia non riescono più a guidare.

Allo stesso modo, prestare attenzione al gradimento degli altri, ci permette di instaurare delle relazioni appaganti e costruttive, ma se lo stesso atteggiamento viene estremizzato, porta la persona a dubitare di quello che cerca con tanta insistenza e crea pensieri paranoici. In questo caso la persona si isola e cerca di evitare situazioni sociali.

Anche le nostre virtù se portate all’eccesso si trasformano in difetti come le nostre fragilità se accettate diventano punti di forza.

Uno di questi schemi mentali che se usati in modo compulsivo e cieco, solo perché per un certo numero di volte ci ha portato il risultato sperato, è la capacità che ha il cervello di attribuire alle altre persone le nostre percezioni e le nostre convinzioni, aspettandoci delle precise reazioni che in realtà sono solo nostre.

Questo schema mentale non miete solo vittime esterne ma può essere rivolto anche verso se stessi. Quante volte ci diciamo che sarebbe giusto fare delle cose e invece si fa l’esatto contrario?

Questo modo di vedere il mondo è dovuto alla scarsa capacità che abbiamo nell’assumere dei punti di vista differenti dal nostro. Siamo come dei pesci inconsapevoli dell’acqua finché non vengono presi e fatti uscire, solo allora si rendono conto dell’esistenza dell’acqua.

Nei prossimi articoli vi parlerò delle varie trappole mentali in cui è facile incappare, se usate in modo esasperato.