Santa respirazione!!!

Santa respirazione

SANTA RESPIRAZIONE. Conosci la storia di Pietro? Se hai letto gli articoli precedenti, conosci Pietro (nome di fantasia), un mio ex paziente, ma come ho già scritto una persona che ha molto da insegnarci. In questa email Pietro mi racconta come sta procedendo la sua vita. Pietro parla dell’importanza della respirazione.

Nei nostri incontri gli avevo insegnato a respirare correttamente e le persone che seguono la mia terapia, sanno bene quanto è importante portare la consapevolezza nel qui ed ora per fermare l’ansia.

Il titolo dell’email è proprio: Santa respirazione, perchè chi apprende la respirazione consapevole, impara velocemente una tecnica per riportare calma e serenità, ed interrompe in modo semplice il circolo vizioso dell’ansia che si autoalimenta attraverso una respirazione sbagliata.

L’ultima volta che avevo sentito Pietro era Novembre, in quell’email mi aggiornava sulla propria vita e i propri progetti. Aveva voglia di venire in studio, ma era troppo impegnato dal lavoro e dalla musica.

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Questa lettera, arrivatami in Marzo, mi conferma che la situazione lavorativa non è cambiata, ma ha imparato a gestirla in modo efficace. Mi racconta anche che con la moglie stanno portando avanti un progetto familiare, come sempre, quando le cose si fanno in due, non è facile trovare un accordo unanime, ma Pietro si sente più forte, giorno dopo giorno e più sereno.

Marzo

Titolo: Santa respirazione!!!

Santa Respirazione!!! Devo dire che ne faccio uso spesso; è diventato il rimedio più efficace per combattere quel po’ di ansia che ogni tanto riaffiora.
Come sta? Spero bene.

Oggi sono in ospedale con mia moglie, stiamo facendo la prima (e spero ultima) fivet, dopo tre inseminazioni assistite non andate a buon fine. In questo percorso sto assecondando i suoi desideri, io non sono proprio d’accordo, ma voglio non farle mancare il mio sostegno e tutto sommato sono sereno.
Il lavoro è sempre più una battaglia senza esclusione di colpi, un impegno notevole che mi toglie quasi tutte le energie, ma vedo, comunque, che quando riesco a staccarmi un po’ (“qui ed ora” funziona sempre) riesco a ricacciarlo al suo posto.
Da tre mesi circa sto preparando un gruppo per portare la mia musica in live. Siamo circa 15 persone e farle andare d’accordo è un’impresa, ma ci sono buone prospettive, ho già fissato le prime date per il 30 aprile e 3 maggio la prima serata ufficiale nella chiesa di Montefano. A volte i dubbi mi assalgono, sarò in grado di reggere? E se svengo? Tutte domande che lei conosce bene, ma non mi tiro indietro, so che devo arrivare lì, lo devo a me stesso.
Come vede, il percorso iniziato insieme sta proseguendo bene, mi sento più forte ogni giorno che passa e scopro sempre lati nuovi del mio carattere, soprattutto nella relazione con gli altri.
Quindi ancora grazie, mi scuso se non mi sono fatto sentire prima, ma le assicuro che la relazione tra di noi la mantengo sempre viva e rimane un punto di riferimento.
Un saluto caloroso.
Pietro

Dalla lettera emerge anche che Pietro è un leader, un vero leader, perchè questo ruolo gli viene riconosciuto dal gruppo. Ora deve solo riconoscerlo anche lui, ma per questo ci sarà tempo.

Nella prossima lettera mi racconterà com’è andato il concerto, a volte la realtà può superare la più fervida fantasia.